Il diradamento capelli nell’uomo è un problema diffuso, spesso causato da genetica, stress o carenze nutrizionali. Se noti capelli più sottili o una perdita significativa, questo articolo può aiutarti.
In poche parole
- Il diradamento dei capelli negli uomini è spesso causato da fattori genetici, ormoni e stress, con l’alopecia androgenetica come causa prevalente.
- I sintomi iniziali del diradamento includono l’assottigliamento, la perdita e il ritiro dell’attaccatura dei capelli, differendo tra uomini e donne.
- Esistono trattamenti non invasivi come il PRP e la tricopigmentazione, oltre all’autotrapianto per casi più gravi, con la possibilità di consulenze personalizzate gratuite per scegliere la soluzione più adatta.
Cause del diradamento dei capelli nell'uomo

Capire le cause del diradamento dei capelli è il primo passo per affrontare il problema in modo efficace.
Una delle cause principali del diradamento dei capelli negli uomini è l’alopecia androgenetica, conosciuta anche come calvizie ereditaria. Questa condizione è legata a fattori genetici e può iniziare a manifestarsi già in giovane età.
Anche gli ormoni giocano un ruolo cruciale nel diradamento dei capelli. In particolare, il diidrotestosterone (DHT) è responsabile della sensibilità dei follicoli piliferi. Questo ormone provoca il restringimento dei follicoli, rendendo i capelli sempre più sottili fino a portarli alla caduta definitiva.
Lo stress cronico è un altro fattore che può contribuire al diradamento dei capelli. Situazioni di stress prolungato possono causare una causa di perdita diffusa di capelli, nota come telogen effluvium. In questo caso, il ciclo di crescita dei capelli viene interrotto, portando a una caduta dei capelli diffusa e temporanea.
Infine, le carenze nutrizionali possono avere un impatto significativo sulla salute dei capelli. La mancanza di proteine e amminoacidi essenziali può portare a un indebolimento dei capelli e al loro diradamento. Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti è fondamentale per mantenere i capelli sani e forti.
Sintomi iniziali del diradamento

Riconoscere i sintomi iniziali del diradamento dei capelli è fondamentale per intervenire tempestivamente.
Uno dei primi segnali è l’assottigliamento dei capelli. Potresti notare che i tuoi capelli sembrano più sottili del solito, perdendo volume e densità.
Un altro sintomo comune è una significativa perdita di capelli. Potresti vedere più capelli del solito sul cuscino al risveglio o notare una maggiore quantità di capelli nella doccia. Questo può essere un segnale di allarme che indica un problema di diradamento.
Infine, il ritiro dell’attaccatura dei capelli alle tempie e una maggiore esposizione del cuoio capelluto sono segni visibili di diradamento. Questi cambiamenti possono essere particolarmente evidenti nelle aree fronte e superiori della testa, dove i capelli tendono a diradarsi prima, come un capo di abbigliamento che si consuma nel termine. La lettura del cambiamento è un processo naturale che la maggior parte delle persone sperimenta.
Differenze tra diradamento maschile e femminile
Il diradamento dei capelli può manifestarsi in maniera diversa tra uomini e donne.
Negli uomini, il diradamento può iniziare anche in giovane età, mentre nelle donne è spesso più evidente durante la menopausa e il post-parto. Questa differenza è dovuta a vari fattori ormonali e genetici.
La fase di crescita dei capelli è normalmente più breve negli uomini, durando tra i 2 e i 4 anni, rispetto alle donne, la cui fase di crescita può durare tra i 3 e i 6 anni. Questo significa che i capelli degli uomini tendono a cadere e ricrescere più frequentemente, il che può contribuire al diradamento.
Negli uomini, il diradamento si manifesta spesso con un arretramento dell’attaccatura e un diradamento sulla nuca.
Al contrario, nelle donne, il diradamento è generalmente più diffuso, con un assottigliamento dei capelli al vertice della testa. La linea di attaccatura dei capelli negli uomini è più alta e tende ad arretrare, mentre nelle donne è più bassa e uniforme.
Un’altra differenza significativa è la consistenza dei capelli. I capelli degli uomini tendono a essere più spessi e resistenti, mentre quelli delle donne sono generalmente più morbidi e sottili.
Queste differenze di genere possono influenzare il modo in cui il diradamento si manifesta e viene percepito.
Trattamenti non invasivi per il diradamento

Per chi cerca soluzioni meno drastiche, esistono diversi trattamenti non invasivi per contrastare il diradamento dei capelli.
Una delle opzioni più promettenti è il PRP (Platelet-Rich Plasma), un trattamento che utilizza il plasma ricco di piastrine estratto dal sangue del paziente per stimolare la crescita dei capelli. Questo trattamento è noto per migliorare anche la qualità della pelle e rappresenta uno dei rimedi più efficaci.
I trattamenti non invasivi per il diradamento dei capelli mirano a rafforzare e stimolare la crescita dei capelli senza la necessità di interventi chirurgici. Esistono varie lozioni e integratori naturali che possono aiutare a prevenire il diradamento e promuovere la salute del cuoio capelluto. Questi prodotti sono spesso a base di ingredienti naturali che nutrono i follicoli piliferi e migliorano la densità dei capelli.
Un altro aspetto importante è la consulenza con un esperto della salute dei capelli. Consultare un dermatologo o un tricologo può aiutare a valutare le opzioni di trattamento più appropriate e personalizzate. Un esperto può anche offrire consigli su come migliorare la dieta e lo stile di vita per supportare la prevenzione della salute dei capelli.
Soluzioni chirurgiche: autotrapianto

Quando le soluzioni non invasive non sono sufficienti, l’autotrapianto di capelli rappresenta una soluzione chirurgica definitiva per la perdita di capelli. Questo intervento prevede il prelievo di un follicolo pilifero da una parte del cuoio capelluto, solitamente la nuca, e il loro impianto nelle aree diradate, inclusa la stempiatura.
Gli innesti di capelli impiegano circa 7-10 giorni per stabilizzarsi dopo l’intervento. Durante questo periodo, è cruciale seguire le indicazioni del medico per garantire una corretta guarigione. La fase di perdita di capelli chiamata ‘shock loss’ può durare fino a due mesi post-intervento, ma è un fenomeno temporaneo, seguito da una normale ripresa.
La crescita significativa dei capelli trapiantati si osserva tipicamente dopo 3-4 mesi. A sei mesi dall’intervento, le ciocche di capelli iniziano a diventare più spesse e forti. I risultati finali dell’autotrapianto di capelli si ottengono comunemente 12 mesi dopo, restituendo una chioma più folta e naturale.
Consulenza personalizzata gratuita
Per chi è incerto su quale trattamento scegliere, una consulenza personalizzata gratuita può fare la differenza. La Clinica del Capello offre una valutazione gratuita per analizzare le esigenze specifiche riguardanti la perdita di capelli. Per ottenerla puoi prenotarti qui.
Questo servizio è pensato per fornire soluzioni personalizzate in base ai problemi di diradamento dei capelli, senza alcun vincolo, permettendo di esplorare diverse opzioni senza obblighi. La consulenza offre una valutazione professionale per individuare quale trattamento potrebbe essere il più efficace per il proprio caso e ricevere una risposta adeguata.
FAQ
Qual è la soluzione chirurgica definitiva per la perdita di capelli?
L’autotrapianto è la soluzione chirurgica definitiva per la perdita di capelli. Questa procedura prevede il prelievo di follicoli piliferi da aree donatrici per impiantarli nelle zone calve o diradate.
Quanto tempo durano le patch cutanee con cuoio capelluto artificiale e capelli veri?
Le patch cutanee con cuoio capelluto artificiale e capelli veri durano almeno 4 settimane. È importante seguire le indicazioni del produttore per massimizzare la loro durata.
Quali sono alcune delle soluzioni offerte dalla clinica per la caduta dei capelli?
La clinica offre diverse soluzioni per la caduta dei capelli, tra cui parrucche e trattamenti PRP. Queste opzioni possono aiutare a migliorare la situazione dei pazienti.